La lungimiranza sta nell’andare oltre i canoni, sperimentando senza dimenticare.
L’antica arte delle decorazioni vietresi, nate nel bel mezzo del Mediterraneo, come le riggiole più volte ritratte, non sottrae spazio nè respiro alla ricerca e alla volontà di cambiamento.
Solo grazie a questa tenace dicotomia l’azienda è riuscita dove altri non sono mai arrivati: lastre da pavimento e rivestimento in grado di raggiungere i 200 cm di lunghezza, graffi e decorazioni realizzate su misura da trame del tutto originali.
Solo se non si dimentica il passato, come quello che Cottovietri ha fatto rinascere nel Duomo di Ravello, si può abbracciare il futuro e l’arte contemporanea. È ancora in mostra, infatti, la sala del Museo d’Arte Donna Regina di Napoli disegnata da Francesco Clemente e realizzata con creatività tutta artigianale dai maestri ceramisti dell’azienda.
Progetti che si spingono fino oltre oceano, che perfezionano nuovi metodi e ascoltano sempre nuovi stimoli, senza dimenticare mai tutta la forza delle origini.